DALLE NOSTRE MANI di Rosetti Giulio Wilson & Tardelli Lapo

Azienda di Fucecchio, Firenze

Dalle Nostre Mani è una società che ho formato con l’agronomo Lapo Tardelli, ex-compagno di asilo nido e amico di tutta la vita.
Io, Giulio Wilson Rosetti, enologo, grazie alla riconversione in agricoltura biologica di antichi vigneti produco sulle colline delle Cerbaie, assieme a Lapo, una gamma di vini naturali da agricoltura biologica.
Le vigne sono caratterizzate solo da vitigni toscani, come il Pungitello, Foglia tonda, Abrostine, Abrusco, che si estendono fino all’oasi protetta del Padule di Fucecchio.
Questo progetto e’ nato nel 2005 quando abbiamo deciso di risistemare alcuni vigneti vicino alla mia casa di Fucecchio.
Molti di questi vigneti appartengono a contadini locali ed erano fatiscenti, in stato di abbandono per diversi motivi, alcuni legati alla anzianita’ dei contadini propietari. In tutti questi anni il progetto si e’ evoluto; oggi Io e Lapo coltiviamo 11 ettari di antiche vigne ristrutturate, convertite in agricoltura biologica e collaboriamo con 14 anziani contadini.
Utilizziamo la antica forma di allevamento chiamata Girone Capovolto Toscano e leghiamo i tralci ai filari con i rami di salice o con materiale biodegradabile, senza usare plastica.
Tutte le operazioni agronomiche, dalla potatura alla raccolta dell’uva, vengono eseguite manualmente con grande passione, la stessa checaratterizza la produzione di questi vini naturali.
Coltiviamo le vigne di 14 anziani del luogo, un’operazione che è diventata una sorte di banca della memoria; le vigne vengono legate con i salici senza l’ausilio di plastica e vengono recuperati vitigni storici, gli stessi che ora utilizziamo a tutela della memoria per consavere una sapienza antica che rischia di scomparire.
A questi signori abbiamo dedicato le nostre bottiglie di vino, le etichette li rappresentano.
Il vino che produciamo e’ vivo, sincero e naturale, prodotto nel rispetto dell’ambiente e delle persone che lo bevono

Tratto da dallenostremani.it

ARTIGIANI DEL VINO - Bologna, 4 Luglio 2015

IL VINO
Produciamo vino biologico e naturale che si differenzia dalla maggior parte di vini prodotti e commercializzati nel mondo. Tutte le operazioni, dalla raccolta dei migliori grappoli all’imbottigliamento vengono eseguite da noi manualmente; vendemmiamo in cassette solo l’uva sana che ha raggiunto un grado di maturazione ottimale. Sosteniamo un’ enologia sana e trasparente, evitando correzioni o particolari trattamenti che deviano le naturali caratteristiche del prodotto. Per questo motivo, il nostro vino, come quello di una volta, ogni anno presenta delle differenze in alcune sue caratteristiche; il colore, grado alcolico, acidità e profumi sono influenzati dall’ annata e non dalla volontà dell’uomo. Questi vini da agricoltura biologica sono stati premiati su molte guide tra cui Vini d’Italia Gambero Rosso e Guida Oro Veronelli

GAGIO
ARIALDO
CENTOUNO
FOGLIA TONDA
FOGLIA PUNTA
TREBBIANO
SANGIOVESE
SANGIOVESE E CANAIOLO
PUGNITELLO
GAGIO SPUMINO
TOSCO
MAGNO
ARIALDO RISERVA
FOGLIA PUNTA RISERVA
FOGLIA TONDA RISERVA
SUR LIE

Tratto da dallenostremani.it

I VIGNETI
Coltiviamo le nostre vigne in assenza di diserbanti, sfalciando l’erba sulla fila, senza distruggere la naturale vegetazione che vive sulla terra.
Tra le varietà che coltiviamo spicca il Sangiovese ma anche antichi vitigni rari, destinati all’abbandono, “relitti” di un passato enologico ricco di diversità varietale, come il Foglia Tonda, il Pugnitello, l’Abrostine, il Bonamico e l’ Abrusco.
Per noi i vitigni autoctoni minori sono la carta vincente contro la globalizzazione, sono l’opportunità di potersi distinguere con prodotti unici, irripetibili, fortemente caratterizzati; soprattutto per i territori ricchi di tradizioni e diversità viticola come la Toscana.
Tutte le nostre vigne sono condotte con metodo biologico secondo il Reg. (CE) n. 834/2007 e Reg (CE) n.889/2008.

CERBAIA: antica vigna inscritta all’albo del Chianti caratterizzata da 20400 metri quadrati di superficie impiantata a metà degli anni 70′. Il Sangiovese, Canaiolo e Colorino godono di un’ottima esposizione e un tipo di terra ideale per una viticoltura di qualità. Dal 2008 la vigna è in conversione biologica e le numerose fallanze presenti sono state sostituite con giovani viti di Sangiovese

CESARINA: vigna di 4000 metri quadrati impiantata a metà degli anni 60′ e caratterizzata principalmente da viti di Trebbiano, Malvasia e San Colombano. Il tipo di terreno su cui vivono e si nutrono le piante è pianeggiante, di medio impasto tendente al sabbioso e particolarmente umido. Nel 2007 questa vigna ha subito una potatura drastica sia per ridurre il legno in eccesso che eliminare le parti della pianta poco vitali. Lo scopo è stato quello di ringiovanire e aumentare la vita delle piante che possono ora giovare di legno nuovo e ritrovare la forma di allevamento che per 30 anni le ha rappresentate

CIONI: vigna di 4000 metri quadrati impiantata alla fine degli anni 60′ e caratterizzata principalmente da Sangiovese e Trebbiano. Questa vigna è caratterizzata da viti robuste, generose e nonostante l’età presentano una notevole vigoria. I filari sono stretti e lunghi e per questa causa non è possibile effettuare diserbi meccanici sulla fila. Il capovolto toscano facilità la produzione elevata per pianta e per questo nelle annate più produttive interveniamo con leggeri diradamenti dei grappoli in eccesso. Il terreno è collinare, di buona struttura e difficilmente presenta carenze di elementi nutritivi

FELICINA: vigna di 3500 metri quadrati impiantata negli anni 80 e caratterizzata principalmente da viti di Trebbiano. Questa vigna è caratterizzata da un terrorir particolare che dona ottimi profumi alle uve ma rende leggermente tardiva la maturazione del Trebbiano. Il tipo di terreno su cui vivono e si nutrono le piante è di pianura, di medio impasto. Le piante sono caratterizzate da bassa vigoria e nel vino si percepisce una grande mineralità

FOGLIA TONDA

IMBIMBO: vigna di circa 4000 metri quadrati impiantata a metà degli anni 70′ e caratterizza da principalmente da viti di Sangiovese e Trebbiano. Questa vigna è caratterizzata da viti sensibili alla peronospora ma che producono uva profumata con acidità sostenuta, ottima per dare freschezza al vino bianco

LAIATICI: vigna di 4500 metri quadrati impiantata negli anni 80′ e caratterizzata principalmente da Trebbiano di maturazione precoce. Questa vigna presenta filari molto lunghi e piante sane che sono sempre state coltivate con grande amore e attenzione. Nonostante la vicinanza al Padule di Fucecchio non ci sono problemi con le fitopatie che normalmente vengono favorite in condizioni di umidità, il terreno è ben esposto, ventilato e l’uva si presenta ricca di profumi con un acidità sostenuta

PINETINA

PUGNITELLO: vigna caratterizzata da un’antico vitigno autoctono: il Pugnitello. Questa preziosa varietà di vite caratterizzava la campagna Toscana prima dell’avvento dei vigneti intensivi, era diffusa nella prima metà del secolo quando in Toscana e Italia la coltivazione dei vitigni internazionali non esisteva. Questa varietà veniva allevata in coltura promiscua con altre piante e necessitava di potature che permettevano di rinnovare il capo a frutto; ancora oggi le forme d’allevamento migliori per questa varietà sono quelle che tendono a rinnovare i capi che hanno dato origine ai grappoli. La sua quasi estinzione sul territorio era dovuta al fatto che vitigni ritenuti più validi dal punto di vista produttivo ed economico si sono diffusi enormemente a scapito di varietà minori ma non per questo di scarso interesse. Il grappolo che caratterizza il Pugnitello è piccolo e conico troncato, ricorda la forma di un pugno chiuso. Ha un buon vigore e una maturazione contemporanea a quella del Sangiovese. Il vino che se ne ricava, certamente ricco di personalità, è di colore molto intenso con tonalità violacee, gusto pieno e particolare, un vino ricco di sorprese

VITTORINA: vigna di 3800 metri quadrati impiantata alla fine degli anni 60′ e caratterizzata principalmente da viti di Trebbiano, Sangiovese, Abrostine, Pugnitello, Barsaglina. Questa vigna è stata abbandonata per circa 3 anni ed è stata riportata in produttività nel 2007 dopo faticosi e persistenti interventi agronomici di potatura e controllo delle erbe infestanti.Attualmente la vigna è in buono stato, le fallanze derivate dalla morte di alcune viti sono state sostituite con nuove varietà di Sangiovese. Il tipo di terreno su cui vivono e si nutrono le piante è pianeggiante e ciglionato tra le file; evidenti blocchi argillosi si alternano alla sabbia del terreno che una volta fù fondale marino. Ancora oggi è possibile osservare tra le file della vigna la presenza di fossili di conchiglie marine

Tratto da dallenostremani.it